Utilizzato da tempo nelle costruzioni dei locali al piano terreno adibiti ad abitazione, per eliminare l’umidità di risalita proveniente dal terreno.
Si realizzava il cosiddetto “Vespai”, dell’altezza di circa 25-40 cm costruito usando delle pietre tondeggianti che si sistemavano sopra il terreno l’una accanto all’altra, in maniera che passasse l’aria nei vuoti; sopra venivano stesi ulteriori strati di pietre sempre più piccole. Il tutto era completato da una colata di malta di calce e successivamente di calcestruzzo cementizio tirato a regolo. Nelle murature portanti perimetrali, venivano lasciate delle aperture , parzialmente chiuse con delle lastre traforate di pietra o con reti metalliche fitte.
Con il progredire della tecnologia, adesso è più facile realizzare questi vespai, in quanto troviamo presso quasi tutti i magazzini edili, degli elementi di plastica dura, con una curvatura da resistere a forti pressioni e di altezza variabile, tanto che possono, fino ad una certa altezza, anche sostituire i gattaiolati. Una volta sistemati questi elementi, si gettano con calcestruzzo dosato a 250/ 300 Kg. al mc dopo avere piazzato nella parte superiore una idonea rete elettrosaldata 20×20 diam. 8 o 10 mm.